La dottoressa Rossella Liperoti, geriatra del Centro disturbi cognitivi e demenze, Polo scienze dell'invecchiamento, neurologiche ortopediche e della testa -collo del Policlinico Gemelli di Roma sostiene che la malattia di Alzheimer costituisce una notevole parte(all'incirca il 60%-70%) di tutte le forme di demenze. Tra le restanti sono piuttosto diffuse le forme vascolari, che sono per lo più esito di danni ischemici(vale a dire di episodi d'inadeguato afflusso di sangue) al cervello. A seconda della zona cerebrale colpita, possono verificarsi sintomi diversi. Quello più comune è la difficoltà di vestirsi perchè non ci si ricorda, l'ordine in cui indossare i diversi "strati" dell'abbigliamento. Diversamente dalla malattia di Alzheimer, le demenze presentano un andamento "a scalini" (brusco peggioramento delle condizioni del paziente). Per gestire al meglio queste malattie, oltre aver richiesto a ogni Paese di dotarsi di un un Piano nazionale demenze, l'Oms (Organizzazione mondiale della sanità) ha istituito un Osservatorio globale: su una piattaforma web creata ad hoc i rappresentanti di ciascuno Stato possono inserire dati e policy nazionali, condividendoli con altri, cosi da favorire i progressi della ricerca scientifica e migliorare l'offerta assistenziale.
(Sintesi redatta da: D'Amuri Vincenzo)