L’ufficio Statistica della Provincia di Parma ha diffuso dati demografici preoccupanti. Il territorio vedrà un rapido invecchiamento della popolazione. La popolazione anziana (over 65), nel 2035, rappresenterà il 27,3% del totale (quasi 126.000 individui). Si stima che gli over 75 supereranno i 60.200 residenti. Gli over 85 passeranno dagli attuali 17.983 a oltre 20.000 nel 2035, con un aumento del 12%. L’invecchiamento della popolazione avrà pesanti riflessi sulla spesa sanitaria e assistenziale, ma anche sul livello del Pil. Vari studi (Bce e Harward Business School), che analizzano il rapporto tra invecchiamento della popolazione e declino del Pil, ipotizzano che le società vecchie perdano lo spirito d’intraprendenza, scegliendo la sicurezza piuttosto che il rischio e l’innovatività. Cambierà il rapporto fra le generazioni anche per il previsto azzeramento dei flussi migratori in ingresso con la contrazione della popolazione che diminuirà del 20% (-90.000 residenti).
Il declino sarà accentuato dalla drastica diminuzione delle donne in età feconda: al 2035 sono previste circa 3.400 “potenziali madri” in meno rispetto al 2018.
Basta pensare che gli attuali 50-60enni appartengono a generazioni di oltre 5.000 nati, mentre gli attuali 30enni a generazioni di appena 2.500 nati.
L’aspettativa di vita alla nascita, nel prossimo futuro, continuerà ad aumentare, ma con ritmi notevolmente più bassi rispetto al passato. Dal 2001 al 2016 si è avuto un aumento dell’aspettativa di vita alla nascita di oltre 4 anni per gli uomini, e 2,6 anni per le donne, che ha portato al livello attuale di 80,95 anni per i primi e di 85,44 per le seconde. Nell’arco dei prossimi 15 anni, invece, si ipotizzano aumenti di 2 anni per gli uomini e di 1,7 anni per le donne con un’ulteriore diminuzione della differenza tra maschi e femmine, ma con quasi il dimezzamento dei ritmi di incremento.
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)