L'associazione "Felicità", promossa dal Comitato Verità e Giustizia per le vittime del Trivulzio ha depositato presso la procura di Milano un esposto con le storie di 60 degenti e 140 familiari.
Il presidente del comitato Alessandro Azzoni spiega che «La sede giudiziaria è la sede consona per stabilire la responsabilità per i fatti accaduti. Ci opponiamo all’introduzione di un eventuale scudo penale». La richiesta dell'associazione è di valutare la sussistenza del reato di disastro sanitario, mentre le carenze nella gestione dei dispositivi di protezione potrebbero invece configurare, il delitto di omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro.
L'associazione ha anche lanciato l'idea di realizzare un 'muro' virtuale dedicato a ricordare le vittime nelle Rsa. Sul dramma delle morti in Rsa la Cgil, Cisl e Uil regionali il 16 giugno hanno manifestato sottoPalazzo Lombardia, chiedendo «un nuovo patto per la salute», e torneranno in piazza anche il 20 giugno rivendicando «sorveglianza epidemiologica, medicina di territorio e continuità assistenziale». Avanza anche l’inchiesta della procura di Bergamo, soprattutto per la gestione del pronto soccorso dell’ospedale di Alzano.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)