Le visite “da remoto” effettuate da counselor volontari possono migliorare la depressione negli anziani costretti in casa, anche se non sono efficaci quanto le sedute con medici specializzati.
Questa evidenza emerge da uno studio condotto dalla Steve Hicks School of Social Work dell’Università del Texas di Austin.
I ricercatori hanno reclutato 277 pazienti con un’età media di 67,5 anni. La maggior parte dei partecipanti (193, 69,7%) era di sesso femminile. Dei 277 partecipanti, 90 sono stati assegnati a caso a ricevere una terapia di attivazione comportamentale in video conferenza, 93 sono stati randomizzati al “problem solving” in video conferenza e 94 sono stati assegnati a un gruppo di controllo dell’attenzione che ha ricevuto telefonate di supporto.
I partecipanti attivi dello studio hanno ricevuto un’ora di seduta in telemedicina a settimana per cinque settimane, mentre il gruppo di controllo ha ricevuto una telefonata di 30-45 minuti a settimana per cinque settimane.
I risultati parlano chiaro: la telemedicina antidepressiva condotta da assistenti debitamente formati funziona.
“Questo studio arriva al momento giusto”, commenta Susan Lehmann, direttrice del reparto di psichiatria geriatrica e neuropsichiatria presso la Johns Hopkins University School of Medicine di Baltimora, “perché siamo nel bel mezzo della pandemia e la maggior parte delle cure di salute mentale non ospedaliere vengono fornite attraverso la telemedicina”.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)