Uno studio USA mostra che un adulto su tre assume farmaci che possono causare depressione. Il male che loro denunciano si verifica anche in Italia? Lo abbiamo chiesto al decano dei farmacologi, presidente dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri, Silvio Garattini: «È comune in soggetti che hanno più di 65 anni un trattamento con molti farmaci che possono anche arrivare a 10-15 al giorno. Una buona parte di questi pazienti sviluppa una forma di depressione con i relativi sintomi. È stato realizzato un confronto fra questi pazienti e un gruppo di controllo che, pur della stessa età e pur ricevendo lo stesso numero di farmaci ma di differente composizione, non sviluppa depressione. Ciò ha permesso di stabilire quali siano i farmaci che possono indurre depressione come effetto collaterale». E di che tipo sarebbero? «Fra questi farmaci “depressogeni” si possono trovare farmaci di uso comune come alcuni anti-ipertensivi, omeprazoli, analgesici.
(Fonte: tratto dall'articolo)