Dai dati PASSI 2017-2020 emerge che in Italia una quota contenuta di adulti (il 6%) riferisce sintomi depressivi e percepisce compromesso il proprio benessere psicologico per una media di 15 giorni nel mese precedente l'intervista (vs meno di 2 giorni per le persone senza sintomi depressivi). Fra queste persone, oltre alla salute psicologica, anche quella fisica risulta decisamente compromessa: nel mese precedente l’intervista chi soffre di sintomi depressivi ha vissuto mediamente 9 giorni in cattive condizioni fisiche (vs 2 giorni riferiti dalle persone libere da sintomi depressivi) e quasi 8 con limitazioni alle abituali attività quotidiane (vs meno di 1 giorno riferito dalle persone senza sintomi depressivi).
I sintomi depressivi sono più frequenti all’avanzare dell’età (sfiorano l’8% fra i 50-69enni vs 5% fra i 18-34enni), nella popolazione femminile (8% vs 5% fra gli uomini), tra le classi socialmente più svantaggiate per difficoltà economiche (15% in chi riferisce molte difficoltà economiche vs 4% di chi non ne ha) o per bassa istruzione, tra chi non ha un lavoro regolare continuativo (8%), fra chi riferisce almeno una diagnosi di patologia cronica (13% vs 5% fra chi non ne ha) e fra chi vive da solo (8%).
Solo il 62% degli intervistati che riferiscono sintomi depressivi ricorrono all’aiuto di qualcuno, rivolgendosi soprattutto a medici/operatori sanitari. La variabilità regionale non descrive un chiaro gradiente geografico, e negli ultimi anni si osservano prevalenze di sintomi depressivi mediamente più alte nelle regioni settentrionali e minori nelle Regioni del Centro Italia. Tuttavia, non mancano eccezioni e alcune Regioni, come Sardegna, Molise, Campania e Umbria si caratterizzano per la più alte prevalenze di sintomi depressivi, indipendentemente dalla composizione per età delle loro popolazioni.
Sarà necessario leggere anche alla luce del dato 2020 e di un eventuale impatto dell’emergenza sanitaria da COVID-19 il trend degli ultimi anni e monitorare nel tempo quanto accade nei diversi sottogruppi della popolazione, soprattutto fra i più vulnerabili o i più esposti agli effetti socio-economici di questa crisi pandemica.
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(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)