L'App Giada (scaricabile su dispositivi mobile Ios e Android) diventa una sorta di diario elettronico che accompagna e stimola paziente e caregiver. Oltre a consentire il monitoraggio della cura prescritta, permette di registrate il raggiungimento di piccoli miglioramenti quotidiani e rende disponibili informazioni utili secondo un approccio scientifico e disegnato da psichiatri esperti. "C'è una grande sofferenza, spesso taciuta, di chi sta accanto alla persona che soffre di depressione. Espressioni come "inadeguato", "senso di frustrazione", "sulle mie spalle", si ritrovano nel narrato dei caregiver", ricorda Paola Chiesi, docente e ricercatrice della Fondazione Istud, "lungo il percorso di cura del proprio caro, il caregiver stesso presenta un peggioramento delle condizioni di salute". Tra le strategie concettuali alla base dello sviluppo di Giada si annovera anche il "goal setting" che, in linea con il percorso terapeutico che si instaura con il proprio clinico, permette di identificare degli obiettivi nella sfera familiare, lavorativa e sociale e di monitorarne con regolarità il raggiungimento. Fondamentale anche "l'aspetto del diario dell'umore o Mood Diary, che può essere condiviso con il proprio medico"
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)