Un nuovo farmaco contro il diabete arriva dall'Australia ed è stato descritto in uno studio preclinico condotto da Mark Febbraio della Monash University.
Il farmaco agisce sul recettore gp13, per cui è stata realizzata una molecola che lo attiva (IC7Fc). I topi sottoposti alla cura hanno visto scendere i livelli di glicemia del sangue ma hanno anche iniziato a mangiare meno e dimagrire. Il farmaco colpisce solo la massa grassa e non il muscolo; aumenta inoltre, la densità ossea ed è utile soprattutto per i pazienti anziani che hanno un maggior rischio di osteoporosi; ha numerosi vantaggi rispetto alla metformina, che è una delle terapie più diffuse contro il diabete.
Francesco Purrello dell'Università di Catania e presidente della Società italiana di diabetologia afferma che: "I risultati di questo studio preclinico sono estremamente interessanti" e aggiunge che "questa molecola spicca per le azioni molteplici su diversi tessuti che hanno un ruolo essenziale nello sviluppo del diabete e delle sue complicanze. Appartiene alla famiglia denominata "multitasking" e sembra agire sulla insulina-resistenza a livello del muscolo e del tessuto adiposo, ma anche del fegato. Contemporaneamente - conclude l'esperto - agisce anche sul rilascio di insulina e glucagone. In particolare, quest'ultimo effetto protegge da indesiderate crisi ipoglicemiche ".
Ulteriori sperimentazioni cliniche dovranno confermare questi interessanti risultati.
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)