L’era del diabete digitale è già iniziata e, dopo app e telemedicina, a dare nuovo impulso al suo sviluppo arrivano l’intelligenza artificiale e i big data, già impegnati in altri campi della medicina, come l’oncologia, l’immunologia, la radiologia e molti altri. E anche in questo caso, l’attenzione degli esperti è sui vantaggi ma anche sulle criticità che comporta l’avvento delle nuove tecnologie. Lo scorso 12 novembre, Giornata mondiale del diabete – l’Associazione Medici Diabetologi (Amd) ha presentato un position statement che sottolinea l’importanza crescente di questi strumenti in ambito diagnostico e terapeutico ma anche nella prevenzione, con la possibilità di “predire”con un’ottima approssimazione chi si ammalerà di diabete o ne svilupperà le complicanze e, anche, di sapere in anticipo quale farmaco funzionerà meglio sul singolo paziente.
(Fonte: tratto dall'articolo)