Con molte difficoltà le Regioni stanno riaprendo gli ambulatori medici specialistici che si trovano a smaltire il pesante arretrato di visite e screening accumulato in questi mesi di blocco delle attività ordinarie.
L'Agenzia Italiana dei Farmaco, il 29 maggio scorso, ha opportunamente disposto che, stanti le esigenze derivanti dalle misure di contenimento dell'emergenza epidemiologica, la validità dei piani terapeutici possa essere prorogata fino al 31 agosto. Tuttavia, cosa accadrà all'indomani di questa data. Come sarà possibile garantire la continuità terapeutica per i pazienti?
Tale misura appare urgente in questa fase delicata, ma necessaria anche oltre l'emergenza, come richiesto da anni dai pazienti e dalla comunità scientifica. Esiste, infatti, un numero irragionevole di piani terapeutici che generano visite specialistiche finalizzate esclusivamente al rinnovo del piano, con pesanti ricadute sulla vita dei pazienti, in particolar modo degli anziani e dei più fragili, costretti a spostarsi per effettuare le visite o addirittura a fare ricorso al privato per aggirare le lunghe liste d'attesa del Servizio Sanitario Nazionale.
La maggior parte degli over 65 è portatrice di diverse patologie croniche, per la cui gestione efficace servono risorse dedicate e un'organizzazione che migliori l'aderenza alla terapia, semplificandola e rafforzando il rapporto tra medico e paziente.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)