Le gliflozine sono una nuova classe di molecole in grado di ridurre i livelli plasmatici di glucosio inibendo una proteina responsabile del 90% del riassorbimento del glucosio da parte dei reni, il co-trasportatore di sodio-glucosio 2 (SGLT2), favorendo la glicosuria, cioè l’eliminazione del glucosio con le urine, dimostratesi efficaci nel diminuire gli eventi e la mortalità cardiovascolari.
Dall’analisi di alcuni studi clinici (EMPA-REG OUTCOME CANVAS DECLARE VERTIS-CV) risulta che i pazienti trattati con le gliflozine variano dal 4.4% al 6.6%. È quindi significativo il gap tra la platea che potrebbe beneficiare dell’utilizzo degli inibitori del co-trasportatore di sodio glucosio 2 e il numero dei pazienti effettivamente trattati con questi farmaci.
(Fonte: tratto dall'articolo)