I carabinieri del Nucleo antisofisticazioni parlano ormai di un vero e proprio fenomeno delle case di riposo irregolari e mettono in guardia le famiglie: sono state trovate infatti ben 244 strutture irregolari sulle 889 ispezionate nell’ultima operazione “Estate tranquilla. Quattro sono finite sotto sequestro o addirittura chiuse, mentre nel 55% dei casi si trattava di irregolarità per inadeguatezze strutturali. Nell’1-2%, invece, si trattava di abbandono, maltrattamenti, medicinali scaduti, abuso della professione medico-sanitaria, anche lesioni personali, sequestro di persona e omicidio colposo. Le segnalazioni delle famiglie sono preziose per i Nas, ma può capitare di non accorgersi di quanto accade al familiare ricoverato. «Le strutture devono essere chiaramente identificabili e visibili» dice il maggiore Datti dei Carbinieri. Tra i consigli degli uomini dell’Arma ai parenti dei ricoverati: azzardare una visita improvvisa o non sempre nella stessa fascia; ispezionare con attenzione il corpo del proprio congiunto per eventuali lividi o ecchimosi che possano fare pensare a cinghie di contenimento, verificare che cosa ha fatto e che cosa ha mangiato. Anche annusare l’aria delle stanze (in caso di odore forte di sostanze organiche) può far scoprire carenze. L’indagine presentata dall’associazione Auser nel 2011 sulle case di riposo abusive ha censito addirittura 700 residenze private “fantasma”, senza contatti con gli enti pubblici, non presenti in nessun elenco, prive di autorizzazione al funzionamento. «Spesso in queste strutture residenziali sono collocati anziani che dovrebbero essere autosufficienti o parzialmente non autosufficienti — aggiunge il maggiore Datti — Però gli operatori, pur di trarne profitto, visto che per loro ogni ospite porta una retta mensile in media non inferiore ai 1.800 euro, ospitano anche non autosufficienti ». Casi limite, eccezioni rispetto ad un panorama generale di legalità, assicurano i carabinieri dei Nas, che invitano a rivolgersi al 112 quando si sospetta qualcosa di anomalo.
(Sintesi redatta da: Flavia Balloni)