Un appello forte perché nell’emergenza Coronavirus e nella distribuzione dei dispositivi di protezione individuale si tenga conto anche delle RSA e dei centri residenziali per le persone con disabilità. Perché quello che si è fatto finora, non è sufficiente: mancano ancora le mascherine chirurgiche ma soprattutto tutte quelle protezioni indispensabili nel momento in cui un ospite di queste strutture risulti positivo al Covid-19.
La mancanza di DPI, inoltre, è un ostacolo non indifferente per organizzare interventi a domicilio, sostitutivi delle attività che sono venute a mancare con la chiusura dei Centri diurni.
La portavoce del Forum Terzo Settore Lombardia, Valeria Negrini, sulla questione mascherine suona anche un altro campanello di allarme: «Da qualche giorno pare esserci un esubero di offerta di mascherine. Proposte di 100mila, 200mila, 1 milione di pezzi di mascherine, fino a qualche giorno fa introvabili. Mascherine ferme alla dogana di Bologna o di Milano. Chi le ha ordinate? Per chi? Sono certificate? Credo che adesso il mercato si sia mosso, con le sue regole: serve vigilare perché non si crei un mercato parallelo».
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)