L’8% della popolazione ha sperimentato il disturbo della disfagia in forma transitoria ma il 5% ne soffre in forma ricorrente e ha bisogno di approfondimenti. Superati i 50 anni si calcola che ne soffra il 20% della popolazione. Il 23% sono quelli che rischiano di essere colpiti da ictus mentre, fra i ricoverati geriatrici disfagici, solo nel 39% dei casi viene identificato il disturbo dallo staff ospedaliero. Eppure si tratta di una patologia importante, specie nella popolazione avanti negli anni. La disfagia può avere diversi fattori scatenanti tra cui patologie dello sfintere esofageo inferiore, disturbi funzionali dell’esofago, disordini neurologici o malattie degenerative del sistema nervoso centrale e infine interventi chirurgici o trattamenti chemio e radioterapici.
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)