Soprattutto per venire incontro alle difficoltà in cui si trovano molti anziani, con la conversione in legge del decreto n.83/2015, a fine agosto, sono state introdotte importanti novità in tema di pignoramento di pensioni. Fino a questa riforma stipendi, salari e pensioni non potevano essere pignorati oltre il limite del "quinto". La nuova legge prevede che le pensioni, le indennità e gli altri assegni di quiescenza possano essere pignorati solo per la parte che eccede la misura mensile dell'assegno sociale aumentato della metà. Nel caso in cui il pignoramento riguardi un c/corrente bancario o postale e l'accredito della pensione sia avvenuto prima del pignoramento, questo potrà riguardare solo la parte di pensione eccedente il triplo dell'assegno sociale.
(Sintesi redatta da: Antonella Carrino)