Negli USA si verificano ogni anno circa 750mila nuove fratture vertebrali da compressione nei pazienti con osteoporosi, e circa un terzo dei pazienti riporta dolore acuto e cronico; in Italia i casi sono circa 100mila. Si tratta di una condizione dolorosa che nella maggior parte dei casi migliora con il tempo e può essere gestita con farmaci analgesici nel breve termine. Tuttavia, i provvedimenti che un tempo venivano dati come efficaci e sicuri oggi sono stati messi in discussione, in quanto i potenziali rischi della vertebroplastica e della cifoplastica a palloncino comprendono fuoriuscita di cemento, fratture adiacenti e effetti collaterali anche più gravi.
(Fonte: tratto dall'articolo)