I due principali servizi sociosanitari lombardi a sostegno della domiciliarità sono l'Rsa Aperta e l'ADI (assistenza domiciliare integrata). La prima è stata modificata in modo sostanziale con la DGR ( Delibera Giunta Regionale) n. 7769/2018. E' stata ridefinita la platea di destinatari (persone affette da demenza suddivise in 4 sottogruppi per gravità; anziani ultra75enni, riconosciuti invalidi civili al 100%); individuate le prestazioni erogabili per ciascun profilo; definito il ruolo dei gestori, stabilita l’incompatibilità della misura con la fruizione contemporanea di altri servizi/prestazioni della rete sociosanitaria tra cui l’ADI; introdotto il vincolo della presenza di un caregiver familiare o professionale e previsto un vincolo di budget annuale erogabile a persona . Quanto all'ADI, la DGR n. 7770/2018 ne ha ridefinito la riorganizzazione ed il funzionamento. Il legislatore aveva previsto sei mesi di sperimentazione prima dell’entrata in vigore, ma ad oggi questa non risulta conclusa alimentando un clima di incertezze. La conseguenza è che esiste un grado di disomogeneità dei servizi a sostegno della domiciliarità tra i diversi territori, slegata alle caratteristiche della popolazione. L'ultimo rapporto di Italia longeva osserva in Lombardia registra, fra il 2016 e il 2017 , un crollo dei casi trattai in ADI (da 147.000 a 84.000). Sembra che il dato riguardi solo questa regione a fronte di una generale tendenza al miglioramento su base nazionale (da una media del 3% del 2016 al 3,2% del 2017).
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)