Un intervento inedito all’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino, unn doppio trapianto di reni da un unico donatore dove quest’ultimo aveva 83 anni e 78 i due trapiantati. Operazione che sposta in avanti la frontiera dei trapianti «old for old» emette in evidenza l’aumento di trapianti in pazienti anziani da donatori anziani. Sarà pubblicato a breve sul «Clinical Journal of the American Society of Nephrology», uno studio effettuato dal gruppo dei nefrologi delle Molinette sui risultati a distanza di anni dei trapianti di rene effettuati «old for old» da donatori di diverse fasce di età sopra i 50 anni, analizzando 647 trapianti da donatori con età superiori a 50 anni (da 50 a 88 anni) effettuati dal 2003 al 2013 in riceventi con età media sui 60 anni. I risultati di sopravvivenza dei trapianti dopo 5 anni sono attorno all’80% e sono simili anche con i donatori superiori a 80 anni. Questo grazie a diversi i fattori, dall’allungamento della vita, dalle caratteristiche dei donatori (prima provenienti soprattutto da traumi, oggi da persone ipertese), dallo sviluppo tecnologico e dalla rigorosa valutazione degli organi da trapiantare. In Italia è in aumento l’età media dei donatori, conferma il Centro Nazionale Trapianti si passa dai 48 anni nel 2002, 56 nel 2010, 60 quest’anno. Bisogna però tenere conto delle «regole per organo»: il fegato non ha età, il rene ha raggiunto e superato la frontiera degli 80 anni, ma per cuore e polmoni non si va oltre i 65 anni.
(Sintesi redatta da: Flavia Balloni)