Il dossier pensioni è fermo, come ha ribadito diverse volte il ministro del Lavoro, Andrea Orlando. Comunque si conferma l'intenzione del governo di non procedere oltre con Quota 100, mentre dovrebbero essere prolungati altri strumenti, come Ape sociale e Opzione donna.
Questo perché per le casse statali è meglio adottare meccanismi collaudati e già assorbiti dal sistema previdenziale. Il prolungamento fino al 2024 di opzione donna e la proroga di un anno dell’Ape sociale costa allo Stato 1,8 miliardi, spesa molto inferiore rispetto agli stanziamenti previsti per Quota 100, che non sono, per altro, stati nemmeno tutti utilizzati.
Questa idea però non incontra il favore dei sindacati che sono tornati a chiedere una flessibilità più diffusa da far scattare dall’inzio dell’anno. Per i sindacati inoltre, occorre agire sui requisiti di pensionamento, soprattutto per i lavoratori fragili e impegnati in attività gravose, per i quali Graziano Delrio aveva proposto una quota 92.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)