Don Virginio Colmegna, presidente della Casa della Carità, sta affrontando in questi giorni il contagio di 25 ospiti nelle sue strutture. “Devono essere innanzitutto le istituzioni a impegnarsi per una nuova politica dell'abitare - aggiunge don Virginio Colmegna -.
Dobbiamo fare un nuovo patto sociale, in cui è riconosciuto il diritto di cittadinanza a tutti. L'accesso alla casa, così come ai servizi sanitari o sociali, deve diventare un investimento per le nostre città”. “Pensiamo anche al dramma degli anziani nelle case di riposo - aggiunge il presidente della Casa della Carità -. Anche questo modello va ripensato. Il virus ha decimato la generazione che ha vissuto la seconda guerra mondiale. E il 25 aprile è servito quindi a ricordare i morti di questi giorni, perché sono in buona parte di quella generazione che ha vissuto quegli anni e contribuito a ricostruire il Paese nel dopoguerra”.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)