Una delle principali priorità dei lavoratori è quella di prepararsi al tanto atteso momento del pensionamento, a prescindere dalla carriera lavorativa intrapresa. La città e il Paese di residenza possono davvero fare la differenza quando si tratta di andare in pensione, oltre a determinare lo stile di vita che si può avere una volta pensionati.
Un recente studio, condotto da Audley Villages - un operatore edile britannico, specializzato in centri di pensionamento-, ha voluto vederci chiaro. Per rivelare quali sono i Paesi migliori al mondo per andare in pensione ha analizzato diversi parametri, tra cui l’età media di pensionamento, i piani di pensione dei governi, il grado di salute nei 37 Paesi presenti nella lista Ocse e le rispettive capitali.
L’Italia si è quindi classificata quarta tra i Paesi migliori per andare in pensione. Ciò è in buona parte dovuto al fatto che nel Bel Paese i pensionati prendono 91,8% del salario. Inoltre, l’età media di pensionamento in Italia è relativamente bassa (62,40) in confronto agli altri Paesi analizzati nello studio. Infine, il nostro Paese ha un “periodo di pensionamento” tra i più lunghi, pari a 21,61 anni, preceduto da Lussemburgo (21.89) e Grecia (21.95). Anche il grado di salute è alto, pari a 91,59. Secondo, quindi, solo alla Spagna.
Proprio la spagnola Madrid si è classificata prima tra le città migliori dove andare in pensione, con un pensionamento che può durare fino a 22.29 anni. Seguono Vienna e Atene. Roma al quarto posto: alcuni parametri relativi al costo della vita cominciano decisamente a salire nella capitale (è il caso del prezzo per i pasti o per l’iscrizione in un centro fitness).
(Sintesi redatta da: D'Amuri Vincenzo)