In Iran, a Karaj, alla vigilia del voto tra il magistrato ultraconservatore Ebrahim Raisi e il più moderato presidente uscente Hassan Rouhani, la Repubblica è divisa tra due visioni dei valori e del futuro. Divisione che si ripercuote nelle famiglie, e spesso sono i giovani a tenere per Raisi, a portare il chador e ad essere conservatori. Invece i genitori e i nonni preferiscono Rouhani che ha già ha reso più accessibili i medicinali e migliorato gli ospedali nel corso del suo mandato e, sia pure in modo moderato, sta seguendo una lenta strada di occidentalizzazione.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)