Due italiani su tre ignorano l'esistenza della legge 38/2010, che garantisce ai cittadini il diritto di accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore. E' quanto emerge dalla prima indagine conoscitiva effettuata dall’Osservatorio volontario per il monitoraggio della terapia del dolore e delle cure palliative della Fondazione Nazionale Gigi Ghirotti, i cui risultati sono stati resi noti in occasione del convegno “La nostra legge 38: un bilancio. Per combattere il dolore e dare voce a chi cerca sollievo”, che si è tenuto a Roma. L’analisi dei dati – ricavati da 13.374 schede di rilevazione, compilate dai pazienti e dai loro familiari, mostrano che il 35% degli utenti è indirizzato dal proprio medico di fiducia a una visita specialistica presso i centri di terapia del dolore del territorio. Tra le persone che dichiarano di essere affette da dolore cronico, il 45% degli intervistati vive da più di 6 mesi senza trovare soluzione al problema e il 17% degli intervistati non trova rimedi efficaci per oltre 5 anni. Le persone che hanno avuto modo di essere prese in carico dai centri di terapia del dolore e dagli hospice ne sottolineano la dote di qualità umana e professionale. Solo un paziente su tre conosce la legge sulle cure palliative, il 45% non conosce l’utilità dei farmaci oppiacei per le situazioni di dolore cronico o di fasi terminali. Il ruolo del medico di medicina generale, è collegamento fondamentale fra l’ospedale, la medicina del territorio e l’hospice e al riguardo i medici di famiglia stanno sviluppando una sempre maggiore consapevolezza e cultura professionale sui temi delle cure palliative e della lotta al dolore. E' inaccettabile, secondo Livia Turco, «che chi è solo o povero non possa ricevere il sollievo delle cure palliative e della terapia del dolore perché non sa che cosa siano o perché non gli sono accessibili. Compito primario della legge 38/2010 è quello di costruire l’eguaglianza nella dignità del fine vita, con l’aiuto dei medici, degli infermieri, dei farmacisti e del volontariato».
(Fonte: tratto dall'articolo)