Per la prima volta, gli scienziati hanno identificato i composti presenti nel caffè, come inibitori di crescita del cancro alla prostata. Si tratta di uno studio pilota, condotto su cellule tumorali resistenti ai farmaci in coltura cellulare e in un modello animale.
Questo lavoro è stato presentato al congresso dell'Associazione Europea di Urologia (EAU) di Barcellona, dopo la pubblicazione sulla rivista The Prostate.
Il caffè è una miscela complessa di composti che ha dimostrato di influenzare la salute umana sia in modo positivo che negativo. È sempre più evidente che il consumo di alcuni tipi di caffè è associato ad una riduzione dell'incidenza di alcuni tipi di cancro, compresi i tumori della prostata. Ora gli scienziati giapponesi hanno studiato gli effetti di due composti presenti nel caffè, il kahweol acetato e il cafestolo, sulle cellule tumorali della prostata e negli animali, dove sono stati in grado di inibire la crescita in cellule resistenti ai comuni farmaci antitumorali.
(Fonte: tratto dall'articolo)