Frequenti attacchi di sonno durante il giorno potrebbero essere indizio della futura comparsa dell'Alzheimer. La sonnolenza diurna, in particolare negli anziani, è associata infatti ad un aumento dell'accumulo di una proteina considerata importante indizio della malattia. A individuare l'associazione è uno studio pubblicato sulla rivista Jama Neurology che getta ulteriore luce sul legame tra sonno e Alzheimer. I ricercatori si sono concentrati sull'accumulo della proteina beta amiloide in alcune aree del cervello, che si manifesta precocemente nell'Alzheimer, già prima che la malattia sia conclamata: si è visto che dormire può aiutare a eliminare la proteina mentre il sonno disturbato può favorirne l'accumulo. Il nuovo studio è stato progettato per dimostrare che l'eccessiva sonnolenza diurna fosse associata alla ricezione di beta amiloide e i risultati hanno mostrato che la maggior parte dei partecipanti alla sperimentazione con età pari o superiore ai 70 anni e che presentavano eccessiva sonnolenza diurna, manifestavano in modo significativo un aumento dell'accumulo di questa proteina nelle regioni sensibili del cervello. I risultati potrebbero portare allo sviluppo di interventi precoci, su gli individui più vulnerabili.
(Sintesi redatta da: Nardinocchi Guido)