Specialmente tra gli anziani accadono episodi di “compliance”, ossia scarsa aderenza ad una terapia, per carenza di memoria, per negligenza, o semplicemente perché non si dà troppa importanza a quello che ha detto il dottore.
Per ovviare al problema, la giapponese Otsuka Pharmaceutica, con Proteus Digital Health, ha appena messo a punto della prima «pillola digitale» che, ingerita dal paziente, comunica con il medico. Si tratta del farmaco “Abilify” che cura depressione e schizofrenia. All’interno di ogni pillola c’è un sensore con rame, magnesio e silicio (materiali assimilabili dal corpo); a contatto con i succhi gastrici dello stomaco, la pillola invia un segnale elettrico, captato da un cerotto, anch’esso dotato di sensore, che a sua volta, manda le informazioni al medico, dicendo quando è stata ingerita la pillola e in quale dose.
Questo è solo il primo esempio di BodyNet, ovvero di come la tecnologia sta incontrando la medicina.
(Sintesi redatta da: De Felicis Dario)