In base alla legge Cirinnà  (n.76/2016) sulle unioni civili, dal 1° luglio 2016, a ciascun componente dell'unione civile di persone dello stesso sesso, sono riconosciuti gli stessi diritti e doveri che spettano ai coniugi in base al codice civile. Dal febbraio scorso con i tre decreti attuativi (n. 5, 6 e 7 ) la normativa entra nella piena operatività. Per quanto concerne la pensione di reversibilità, che era il diritto più atteso,anche il componente dell'unione civile rimasto riceverà  il 60% del trattamento maturato o goduto dal convivente scomparso.