Dall’indagine Doxa realizzata per conto del Banco Farmaceutico risulta che, a causa della povertà, nel 2016 1 italiano su 2 (il 45%) ha rinunciato all’acquisto di un medicinale (non mutuabile). Situazione che peggiora in alcune fasce della popolazione come casalinghe e pensionati, tra cui il tasso di rinuncia supera il 50% (52% quando vivono in famiglia, 53% quando vivono da soli). Inoltre, in caso di presenza in famiglia di casi con diverse patologie rilevanti peggiora l’accesso ai farmaci: dove è presente almeno una patologia rilevante hanno rinunciato ad acquistare farmaci nel 54% dei casi, quelle con due o tre patologie rilevanti hanno rinunciato nel 57%, quelle con quattro patologie o più addirittura nel 64%. Anche le visite mediche subiscono il problema, per la ricerca 1 italiano su 4 (26%) ha rinunciato a una, soprattutto a terapie di riabilitazione e visite odontoiatriche (tra pensionati e casalinghe il 38% se vivono in famiglia, il 34% se vivono da soli). Sono diventati un lusso anche gli esami del sangue (tasso di rinuncia 31%) e le visite specialistiche ospedaliere con pagamento del ticket se previsto (28%). Il Banco Farmaceutico si impegna ogni anno con la Giornata della raccolta del farmaco, una iniziativa che quest’anno ha permesso di raccogliere 370mila medicinali aiutando concretamente 570mila persone.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)