Due gruppi di ricercatori di Yale e uno della New York University, hanno fotografato la struttura di una proteina della famiglia delle Klotho, in dettaglio in tre dimensioni. Questa proteina è coinvolta nell’invecchiamento delle cellule, ed ora sarà possibile capirne il funzionamento e magari, copiarne il meccanismo di azione per creare nuovi farmaci che possano contrastare le malattie dell’età, alcuni tumori, e diabete e obesità. I due studi, pubblicati su Nature, confermano che si tratta di un co- recettore di un ormone chiamato Fgf, cioè Fattore di crescita dei fibroblasti»., coinvolto nei processi metabolici di diversi organi. Per il suo funzionamento ha bisogno di un recettore specifico, che in questo caso è dotato di un co-recettore, cioè una proteina della membrana che rende più forte il legame. Questa proteina fa parte della famiglia delle Klotho. Quando diminuisce, il processo di invecchiamento accelera. Quindi se si riesce a potenziarne l’attività con dei farmaci specifici si dovrebbe essere in grado di contrastare l’invecchiamento. I ricercatori ricordano però che non hanno idea di quanto tempo ci vorrà per avere questi farmaci e che comunque ci sono altre proteine legate all’invecchiamento.