(function() { var ga = document.createElement('script'); ga.type = 'text/javascript'; ga.async = true; ga.src = ('https:' == document.location.protocol ? 'https://' : 'http://') + 'stats.g.doubleclick.net/dc.js'; var s = document.getElementsByTagName('script')[0]; s.parentNode.insertBefore(ga, s); })();
Iscrizione newsletter Chiudi

Registrati alla Newsletter, per essere sempre aggiornato.

* Campo obbligatorio

Indirizzo Email

*

Nome

Cognome

Tipologia Utente:

*
*
Carta d'Identità Centro Studi 50&Più Chiudi

Ecco come gestiremo gli anziani del futuro

www.tvsvizzera.it, 25-02-2021

La strategia delle autorità del Canton Ticino, ruota attorno al principio che chi invecchia preferisce farlo a casa propria e stima l'evoluzione della popolazione anziana nel prossimo decennio: nel 2030 gli ultra 80enni saranno aumentati del 50%, saranno 38.000, e gli ultra 65enni del 40% a 108.000 persone.

Gli anziani di domani saranno però diversi da quelli di oggi, per quanto riguarda formazione, finanze, salute e tecnologia, e l'autonomia sarà un fattore sempre più importante. Le autorità ticinesi hanno quindi adottato una pianificazione che favorisce la scelta di restare a casa propria, integrando la politica delle case per anziani con l'assistenza e la cura a domicilio e i vari servizi sul territorio. Occorrerà quindi un potenziamento degli enti che si occupano della categoria, dall'aiuto a domicilio fino alle case di riposo passando per i centri diurni, oltre a un maggior dialogo fra gli stessi

"Le condizioni di vita della popolazione anziana dovrebbero continuare a migliorare anche in futuro. L'anziano di domani sarà una persona con un grado di formazione più elevato, che beneficia di una situazione economica relativamente confortevole, che godrà di migliore salute, più attivo e connesso rispetto a oggi. Avrà però anche meno figli": a tracciare il ritratto e Stefano Cavalli, professore alla SUPSI e responsabile del centro competenze anziani. Un ritratto che però non vale per tutti ed emerge un segnale inquietante: "È una popolazione molto eterogenea", afferma Cavalli, e se negli ultimi anni si è assistito a un continuo miglioramento delle condizioni di salute - che dipende molto da formazione, professione e reddito - questo trend "sembra destinato a proseguire in futuro per le persone più privilegiate, mentre nelle persone con un livello di più basso sembrerebbe che si possa assistere a un declino rispetto alle generazioni precedenti". Il progetto presentato dalle autorità ticinesi, mette l'accento anche sul ruolo dei famigliari curanti. Con il calo dei figli saranno sempre meno, ma, afferma Cavalli, "bisogna anche riconoscere che gli anziani stessi, in particolare quelli più giovani, sono un'importante risorsa dentro la famiglia e non solo. Rendono servizi a vicini, conoscenti e amici".


(Sintesi redatta da: Righi Enos)

Approfondimenti on line
TORNA ALLA PAGINA PRECEDENTE     AGGIUNGI AI PREFERITI     I MIEI PREFERITI
Autore (Cognome Nome)
Casa Editrice, città
Collana
Anno Pubblicazione
Pagine
LinguaItaliano
OriginaleSi
Data dell'articolo2021-02-25
Numero
Fontewww.tvsvizzera.it
Approfondimenti Onlinewww.tvsvizzera.it/tvs/pianificazione_ecco-come-gestiremo-gli-anziani-del-futuro/46385246
Subtitolo in stampawww.tvsvizzera.it, 25-02-2021
Fonte da stampare(Sintesi redatta da: Righi Enos)
Volume
Approfondimenti
Approfondimenti on line
Attori
Parole chiave: Politiche riferite alla popolazione anziana Qualità dei servizi