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Franzese Giusy

Effetto Quota 100 sui dipendenti statali nel 2019 pensionati in aumento del 10%

Il Messaggero, 28-05-2020, p.18

La Quota 100 del 2019 ha portato tanti dipendenti pubblici a lasciare il lavoro a 62 anni di età (e 38 di contributi) con un aumento del 10,3% rispetto al 2018. Il 58% sono state pensioni di anzianità/anticipate (quota 100 appunto). Solo il 14% sono state le pensioni di vecchiaia (oltre 67 anni di età), mentre quelle ai superstiti sono state il 24% del totale.

Gli assegni quest'anno sono diminuiti di dieci euro al mese come importo medio mensile (-0,5%). Sopra i 2000 euro mensili è meno del 40% della platea.

 A livello geografico si può notare che, contrariamente a quanto si crede, il maggior numero delle prestazioni è nell'area settentrionale con il 40,9% del totale nazionale, seguito dal Sud, con il 36,2%, mentre al centro nonostante ci siano tutti i ministeriali, i pensionati pubblici sono solo il 22,7%.

(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)

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Autore (Cognome Nome)Franzese Giusy
Casa Editrice, città
Collana
Anno Pubblicazione2020
Pagine18
LinguaItaliano
OriginaleSi
Data dell'articolo2020-05-28
Numero
Fonte
Approfondimenti Online
FonteIl Messaggero
Subtitolo in stampaIl Messaggero, 28-05-2020, p.18
Fonte da stampare(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)
Volume
Approfondimenti
Franzese Giusy
Attori
Parole chiave: Sistema pensionistico