Il Vecchio continente ingrigisce. E proprio l'invecchiamento della popolazione rappresenta un'enorme sfida "per la sostenibilità della sanità e delle cure a lungo termine", se non si intraprenderanno in questi anni interventi mirati e per così dire "chirurgici".
Lo sottolinea l'Efpia (European Federation of Pharmaceutical Industries and Associations), dopo la recente pubblicazione da parte della Commissione europea dei Country Reports.
I report descrivono una popolazione che invecchia: il 24% degli europei ha più di 60 anni, e nel 2050 questo dato arriverà al 34%. Ad accomunare diversi Paesi, secondo l'Associazione delle industrie farmaceutiche europee, è la necessità di ridurre l'ospedalizzazione per ridurre i costi, e passare da un sistema ospedalocentrico a uno più centrato sul territorio. Per affrontare il crescente onere per i sistemi sanitari rappresentato dalle malattie croniche, occorrono modelli di cura più integrati e centrati sul paziente, in grado di ridurre le barriere tra i servizi di assistenza primaria e secondaria, nonché quelli di assistenza sociale. C'è poi il nodo dei finanziamenti. "Come mostra il rapporto, alcuni Paesi, soprattutto nell'Europa centro-orientale, hanno sistemi sanitari sottofinanziati, con problemi di accesso alle cure, alti livelli di co-pagamento, pochi operatori sanitari e risultati più bassi rispetto alla media Ue. Questi Paesi dovrebbero spendere di più per la salute, e per la prevenzione".
(Fonte: tratto dall'articolo)