In conclusione ai lavori dell’ultimo congresso internazionale intitolato “La ricchezza degli anni”, il primo ad essere stato dedicato specificatamente alla realtà della terza età, il cardinale Kevin Farrel, prefetto del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita, ha assicurato che la Chiesa cattolica si impegnerà ad agire pe la cura e l’assistenza degli anziani.
In Spagna più di 850.000 persone che hanno superato gli 80 anni di età, vivono sole; 662.000 di loro sono donne. Nell’Unione Europea il 28% degli anziani non ha nessuno che lo assista: nel Regno Unito, dove ricoprono il 75% della popolazione. La situazione è talmente grave che il Governo ha creato un Ministero per la Solitudine. Davanti a questo panorama, sostiene Farrell, la Chiesa non può rimanere indifferente.
Secondo il fondatore del CENSIS, Giuseppe De Rita, il grande scoglio da superare per la nostra società rimane quello dell’individualismo e dell’affermazione del proprio ego. “In una società egoista”, afferma, “gli anziani hanno difficoltà comprendere la propria identità. I pericoli che ne conseguono sono solitudine, e perdita di obiettivi. Al contrario, tutti i dati dimostrano che l’anziano non è un residuo sociale, ma piuttosto un sostegno per la società.
”Da parte sua, Josè Ignacio Figueroa, consigliere del movimento Vida Ascendente che in Spagna conta più di 20.000 membri, afferma. “Paragono la vecchiaia ad una gara di fondo, dove negli ultimi chilometri le forze vengono meno, credi di non arrivare, però guardando la meta la speranza e la forza aumentano”.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)