Si stima che circa la metà della popolazione con più di 50 anni abbia avuto un problema legato alle emorroidi. La patologia emorroidaria infatti colpisce entrambi i sessi, ma si manifesta con una percentuale leggermente più alta tra le donne, poiché gravidanza, parto e assetto ormonale creano una predisposizione maggiore a soffrire dei disturbi che coinvolgono questi tessuti. Con il termine emorroidi si indicano dei cuscinetti di tessuto presenti fisiologicamente nel canale anale, di cui normalmente non si avverte la presenza, ma che possono risultare fastidiose nel caso in cui si gonfino eccessivamente. Viene comunemente chiamata emorroidi anche l’insieme di problematiche che deriva dal prolasso di questi tessuti, anche se la definizione corretta da utilizzare sarebbe patologia emorroidaria.
Sia per prevenire i disturbi legati alle emorroidi sia per limitare la patologia una volta sopraggiunta, spesso è sufficiente uno stile di vita sano e attivo. Infatti, lo svolgimento abituale di tipi di attività fisica che non provocano uno sforzo eccessivo della muscolatura addominale, come per esempio nuoto, camminata e ginnastica dolce, aiuta a mantenere la regolarità intestinale. Un altro alleato del un corretto funzionamento dell’intestino è l’alimentazione ricca di fibre, di frutta e verdura, che deve comprendere anche cereali integrali, legumi, e un adeguato apporto di liquidi, poiché una dieta sana riduce l’insorgere della stipsi. Contemporaneamente è bene evitare l’assunzione di alimenti che alterando la composizione delle feci possono irritare il tratto intestinale come alcolici, cioccolato, dolci, spezie e insaccati.
Per curare le emorroidi, è consigliabile una visita specialistica, che si avvale non solo dell’esplorazione rettale ma anche dell’anoscopia e proctoscopia, permette di capire lo stato della malattia emorroidaria, e quindi di valutare un trattamento adeguato. Inoltre, dopo aver esaminato la sintomatologia, il medico potrebbe ritenere necessaria una colonscopia per escludere che la sintomatologia attribuita alle emorroidi sia in realtà causata da altre patologie del colon-retto.
(Fonte: tratto dall'articolo)