Per vedere le distese di spighe viola della lavanda non c'è bisogno di andare in Provenza. Nadia Bertolini, tributarista, Chiara Frassineti, docente di chimica alla facoltà di medicina dell'università di Modena, Iraide Righi, medico oculista regolarmente in pensione, tre amiche, tre compagne di scuola hanno riscoperto il desiderio di costruire qualcosa insieme.
Dalla matematica del liceo a una scommessa sul campo (quello della lavanda). Le tre amiche da Povigliano (Re) in un piccolo campo che a giugno fiorisce, hanno iniziato a coltivare una piantagione di lavanda, attraverso la costituzione di una azienda agricola "Lavanda dell'Olmo".
"Sono le emozioni che ricaviamo dal lavoro sul campo, fra terra, cielo, sole e natura -spiegano -. C'è anche la soddisfazione di dare un piccolo contributo alla conservazione del territorio, un tempo fonte di vita dei nostri genitori, con un agricoltura semplice, innovativa per la zona e la modesta ambizione di destare interesse anche in altre persone così da stimolare a replicare esperienze simili, alla nostra, nel presupposto della sostenibilità con una vita professionale diversa".
In sostanza: "Tanti micro interventi di cura del territorio come il nostro campo di lavanda potrebbero aiutare a contribuire alla salvaguardia del patrimonio ambientale con un approccio attento al rispetto della natura".
(Sintesi redatta da: Nardinocchi Guido)