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Melloni Anna Maria

Essere “connessi” aiuta

www.5oepiu.it, 24-06-2015

Usare i social e internet mantiene il cervello attivo e fa bene all’umore degli over 65. Per questa ampia fascia di età è nato anche un social ad hoc: Special Age.

Usare Facebook consente di avere minori disturbi di memoria e di mantenere il cervello in allenamento: ecco quanto sostiene l'Associazione italiana di psicogeriatria (AIP). Ma non basta, gli anziani che utilizzano Internet hanno il 30% in meno di probabilità di ammalarsi di depressione rispetto agli altri. Il dato è stato rilevato dai ricercatori della Michigan State University, che hanno monitorato un campione di 22 mila anziani americani per la durata di ben sei anni.Se questi sono i benefici dati dall’utilizzo di Internet è importante verificare quale sia la diffusione tra gli over 65 dei nuovi media. Il 12° Rapporto Censis-Ucsi sulla comunicazione, presentato a marzo 2015, ha fatto un bilancio della grande trasformazione in corso nell'ultimo decennio.

Dal rapporto emerge una grande distanza, definita addirittura abissale, tra l’utilizzo dei media da parte dei giovani e degli anziani. Se tra i primi, i fruitori della rete sono pari al 91,9%, arriviamo al 27,8% per quanto riguarda gli over 65, quindi oltre 3 milioni, non poco considerato che non si tratta di nativi digitali.La distanza si accorcia un po’, pur rimanendo enorme, se guardiamo agli iscritti a Facebook, che vede il 77,4% dei giovani, contro appena il 14,3% dei più anziani. 

E se il 72,5% dei giovani usa YouTube, solo il 6,6% degli ultrasessantacinquenni fa altrettanto. Questi stessi ascoltano nel 4,1% dei casi la radio attraverso il cellulare, dieci volte di meno degli under 30 che si attestano invece sul 40,3%.Le tendenze si invertono se si analizzano i quotidiani, che vedono un’utenza giovanile pari al 27,5%, circa la metà di quella degli ultrasessantacinquenni, che è invece pari al 54,3%.L’85,7% degli under 30 usa gli smartphone, contro il 13,2% degli over 65; un giovane su tre, ovvero il 36,6%, ha un tablet, solo il 6% degli anziani lo usa.

Per promuovere l’utilizzo della rete e allargare a molti i benefici connessi, negli scorsi mesi è stato lanciato un social interamente dedicato agli anziani, si chiama Special Age (www.specialage.it) ed è nato grazie a un’idea di una suora francescana. Sul social è presente una sezione dal titolo gli anziani per i giovani, trasmetti la tua esperienza: aprendo la pagina è possibile vedere il gruppo degli architetti, degli ingegneri, degli insegnanti, dei falegnami e tanti altri. L’intento di per sé è lodevole, ma attualmente i gruppi sono perlopiù inattivi, anche perché essendo il social espressamente dedicato agli anziani difficilmente potrà avere un’utenza giovane.

Resta da capire perché gli over 65 dovrebbero utilizzare questo social, preferendolo al più noto Facebook. Il contesto è sicuramente maggiormente protetto e dichiaratamente finalizzato alla socializzazione tra persone delle stessa età, ora resta da vedere se riuscirà a mantenere lo stesso appeal del fratello maggiore diffuso a livello internazionale.

(Fonte: tratto dall'articolo)

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Autore (Cognome Nome)Melloni Anna Maria
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LinguaItaliano
OriginaleNo
Data dell'articolo2015-06-24
Numero
Fontewww.5oepiu.it
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Subtitolo in stampawww.5oepiu.it, 24-06-2015
Fonte da stampare(Fonte: tratto dall'articolo)
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Melloni Anna Maria
Parole chiave: Consumi degli anziani Digital divide Social Network