C’è e un legame tra livello di intelligenza di una persona e il suo stato di salute che ha ripercussioni anche sulla longevità. Pare, in particolare, che sia lo che ci sia uno specifico rapporto tra il livello di intelligenza mostrato da bambini e la salute di cui si godrà nella vita. Questo legame ancora sconosciuto alla scienza sarà uno dei temi della quinta edizione del Festival della Scienza Medica, che si terrà a Bologna dal 9 al 12 maggio e sarà dedicato alla «intelligenza della salute». Sarà presente anche Ian Deary del Centro per l’invecchiamento cognitivo del dipartimento di psicologia dell’Università di Edimburgo, autore di diversi studi sul rapporto tra intelligenza, stato di salute e longevità, tra cui uno studio che ha coinvolto più di 65mila persone, sottoposte nel 1947 a test di intelligenza nelle scuole scozzesi, di cui è stato così poi possibile verificare le condizioni di salute e la longevità e dove è risultato inequivocabile il legame tra quoziente di intelligenza e salute. Anche alcuni grandi studi di popolazione condotti in diversi Paesi hanno dimostrato che a punteggi elevati ai test di intelligenza sono abbinati a un minor rischio di morire per diverse patologie. Ciò potrebbe essere fatto risalire al livello di istruzione, alla posizione socio-economica e a comportamenti connessi allo stato di salute. La disciplina che studia il legame tra intelligenza e stato di salute è l’epidemiologia cognitiva e in tutto il mondo ci sono molti gruppi di ricerca che ci stanno lavorando.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)