Da una recente indagine di Eurostat emerge che l'Italia è il Paese degli ottantenni. Lo studio ha fotografato una Penisola in cui gli ottuagenari sono circa 4 milioni (3,977.000 individui): il 6,5% della popolazione totale a fronte di una media europea del 5,3%.
Il miglioramento della qualità della vita e i progressi della medicina incrementano la popolazione dei silver che sono, tra l'altro, sempre più attivi e dinamici.
Altro dato significativo: gli over 80 aumentano di ben 1,6 punti percentuali rispetto al resto d’Europa. Fenomeno che si può definire come un vero e proprio boom della silver age rispetto alle altre fasce di età.
La popolazione matura aumenta in tutta Europa con una aspettativa di vita media a 80 anni di 9,5 anni. Anche qui l'Italia detiene un primato che, con 6 mesi in più, arriva ad una aspettativa media di 90 anni.
Quanto alle differenze di genere, a superare la soglia degli 80 in Europa sono soprattutto le donne. Due ultraottantenni su 3 sono di sesso femminile, il 64,6%. Di poco inferiore (64,4%), la quota di donne italiane over 80. Da poco l'Istat ha certificato che anche il numero degli ultracentenari italiani detiene il primato europeo insieme alla Francia (circa 15.000).
Se il segreto della longevità sembra sia legato a fattori genetici ancora poco chiari, è innegabile che l’aumento delle strutture dedicate alla silver age influisca positivamente sull’allungamento medio della vita. In questi ultimi decenni tali strutture hanno subito una evoluzione. Tendono a non essere luoghi dormitorio/ricovero ma a puntare su di un’assistenza tesa al coinvolgimento attivo degli ospiti.
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)