Occuparsi a turno delle zone comuni dello stabile o aiutare le persone anziane dello stesso pianerottolo, e tanto altro ancora. È fondato su un modo di abitare “diverso” il patto di solidarietà alla base del welfare che il comune di Modena sperimenta nella periferia est della città. Il nuovo “condominio sociale”, così si chiama il progetto, ha sede da oggi in via Gottardi 58-60, vicino al Policlinico, ed è stato inaugurato dalle Istituzioni insieme col vescovo Erio Castellucci. Nel condominio abitano 4 famiglie, individuate tra le liste d'attesa dell'Azienda casa, e 12 persone in condizione di fragilità, di cui due coppie di anziani, 8 anziani soli e una ragazza adulta, per un totale di una trentina di persone. Se le famiglie sono state scelte attraverso i colloqui, gli anziani - che per reddito rientrano nelle condizioni per poter accedere agli affitti concordati - hanno avuto accesso agli alloggi (mini-appartamenti senza barriere architettoniche e adatti a utenti disabili) con un bando dell’assessorato al Welfare tramite cui ne saranno assegnati altri 7 ancora disponibili.
(Fonte: tratto dall'articolo)