Il 29° Rapporto Italia dell' Eurispes (Istituto di studi politici, economici e sociali) descrive un Paese nel quale, a nove anni dall'inizio della crisi economica, le vulnerabilità sono molto evidenti. Su un campione di 1.084 individui, circa uno su quattro si sente "abbastanza" (24%) o "molto" (il 3% ) povero; più della metà (51,7%) dice di arrivare a fine mese con grande difficoltà e di essere obbligato a ricorrere ai risparmi per far quadrare i conti. I pensionati, gli occupati stabili e gli studenti, sono le categorie meno preoccupate. Per fronteggiare questa vulnerabilità sociale, a parte i prestiti bancari, gli italiani si affidano quasi sempre alla famiglia di origine. Le forme sono varie: dal sostegno economico, alla cura e all'affidamento dei nipoti, all'accoglienza a casa di figli già adulti disoccupati o con lavori instabili. In questo senso si parla di boomerang families, ma non si è ancora in grado di quantificare quanti siano i costi sociali di questa "sconfitta" per le giovani generazioni.
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)