Un’indagine realizzata dalla Fondazione Di Vittorio con lo Spi Cgil ha analizzato la tipologia di soggetti più a rischio di vivere in condizioni di “povertà energetica”( difficoltà nell'acquisto di elettricità, riscaldamento, acqua calda sanitaria, raffreddamento). Lo studio ha coinvolto 979 persone in Liguria, Toscana, Puglia e Calabria . Il maggiore disagio è emerso per donne,anziani over 75, separati o vedovi, ex artigiani e casalinghe e coloro che percepiscono una pensione di invalidità, sociale, reversibile o un'indennità di accompagnamento. Dal Rapporto emerge anche che gli strumenti di contrasto alla povertà energetica, come il bonus sociale energia elettrica e gas introdotto tra il 2008 e il 2009, non hanno portato i risultati sperati. La maggior parte di coloro che sono in condizioni di povertà energetica rimane fuori da questa misura di sostegno. In particolare i più anziani hanno difficoltà ad accedere alle misure per accrescere l’efficienza energetica delle abitazioni; si tratta di interventi costosi ( per chi è in disagio economico) e che raggiungono effetti apprezzabili solo a distanza di tempo.
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)