Nel 2022 la decisione di rivalutare solo in parte le pensioni rispetto all'inflazione tagliò via dalla spesa previdenziale 10 miliardi in tre anni e quasi 37 miliardi nel decennio.
Una mossa che fece tornare i conti di una manovra da 35 miliardi, coperta per due terzi in deficit. Quest’anno si punta a una finanziaria da 25- 30 miliardi, ma il deficit non arriva neanche a un quinto.
Manca ancora un mese alla definizione della NADEF, la nota che aggiorna il quadro macroeconomico dell’Italia e entro la metà ottobre verrà definito il DPB il documento programmatico di bilancio da inviare a Bruxelles.
Subito dopo il testo della legge di Bilancio che verrà inviato al Parlamento per la discussione e gli emendamenti. Possibile dunque che Palazzo Chigi scelga ancora il bacino delle pensioni per recuperare risorse da destinare a famiglie e lavoratori.
(Sintesi redatta da: D'Amuri Vincenzo)