Uno studio condotto presso la Washington University School of Medicine a St. Louis e pubblicato sugli Annals of Clinical and Translational Neurology rileva che gli esperti hanno analizzato le prescrizioni farmacologiche ricevute da 48.295 persone cui è stato diagnosticato il Parkinson nel 2009 e 52.324 persone senza la malattia. Il risultato è che coloro che avevano assunto o assumevano farmaci immunosoppressori corticosteroidi per svariati motivi avevano un 20% in meno di rischio di ammalarsi di Parkinson e coloro che assumevano o avevano assunto immunosoppressori della classe degli inibitori della inosina monofosfato deidrogenasi avevano un terzo del rischio di ammalarsi di Parkinson rispetto a chi non ha assunto questi immunosoppressori. Il prossimo passo sarà testare questi farmaci su persone a cui è stata appena diagnosticata la malattia per vedere come risponde il loro sistema immunitario e in futuro vedere se ne rallentano il decorso.
(Fonte: tratto dall'articolo)