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Ciccoletta Elisabetta

Farmaci e alimentazione: prestate attenzione a cosa mangiate!

www.pazienti.it, 22-05-2017

Interazione farmaci e alimenti: cosa evitare? È noto come i farmaci possano interagire tra loro ma non tutti sanno invece che anche l’interazione tra farmaci e alimenti può ridurre l’efficacia e l’effetto terapeutico di un farmaco, facendolo risultare inefficace, incrementandone la tossicità o un particolare effetto collaterale o determinando effetti indesiderati anche gravi. Perciò, prima di assumere un farmaco per la prima volta, è opportuno consultare il medico o il farmacista per dissipare ogni dubbio relativo alle modalità di assunzione del farmaco e le possibili interazioni con i cibi e le bevande durante la terapia. Ecco alcuni esempi di cosa evitare:


  • L’uva può modificare, a livello intestinale, l’assorbimento di più di 50 farmaci differenti.
  • Il latte e prodotti lattiero-caseario può modificare l’assorbimento intestinale, e dunque l’efficacia, di alcuni tipi di antibiotici.
  • La liquirizia, se assunta con farmaci a base di digossina può aumentare il rischio di tossicità della digossina stessa. Inoltre la glicirrizina contenuta nella liquirizia, può ridurre l’efficacia di alcuni farmaci, tra cui la ciclosporina e di alcuni tipi di antiipertensivi e diuretici.
  • Con la cioccolata non si debbono assumere inibitori delle monoaminoossidasi (MAO) e antidepressivi, con alcuni stimolanti (metilfenidato) e con sedativi-ipnotici (zolpidem).
  • L’alcool amplifica o riduce l'effetto di svariati medicinali.
  • Il succo pompelmo va evitato se si assumono farmaci come ciclosporina, buspirone, chinino (anti-malarico), triazolam, e alcuni farmaci calcio-antagonisti, antistaminici e per l’ipertensione.
  • Il caffè riduce l’efficacia di farmaci antipsicotici e potenzia gli effetti collaterali di altri farmaci (aspirina, epinefrina e salbutamolo.
  • Chi assume regolarmente anticoagulanti cumarinici devono prestare particolare attenzione alla dieta, infatti è opportuno limitare l’assunzione di alimenti e integratori contenenti elevate quantità di vitamina K per evitare una ridotta azione dell’anticoagulante, come verze, prezzemolo, broccoli, cavoletti, cavolo cappuccio, e molta altra verdura e legumi.

(Fonte: tratto dall'articolo)

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Autore (Cognome Nome)Ciccoletta Elisabetta
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LinguaItaliano
OriginaleNo
Data dell'articolo2017-05-22
Numero
Fontewww.pazienti.it
Approfondimenti Onlinewww.pazienti.it/blog/farmaci-e-alimentazione-prestate-attenzione-21052017
Subtitolo in stampawww.pazienti.it, 22-05-2017
Fonte da stampare(Fonte: tratto dall'articolo)
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Ciccoletta Elisabetta
Parole chiave: Alimentazione Farmaci