Cresce sempre più il numero di anziani che soffrono contemporaneamente di diverse malattie, e che per curarle devono assumere farmaci differenti e spesso non compatibili tra loro. Si trova in questa situazione almeno il 60% delle persone con più di 65 anni: il rischio è che si verifichino “interazioni pericolose tra terapie, oppure casi di inefficacia dei farmaci, o ancora episodi di abbandono delle cure da parte del paziente”. Ad anticiparlo sono gli esperti del Reposi International Seminar, che si aprirà il 24 settembre al Padiglione Invernizzi del Policlinico di Milano. Gli anziani sono pazienti fragili, anche e soprattutto perché quando soffrono di più patologie contemporaneamente possono arrivare ad assumere anche 10-15 diversi farmaci al giorno, con tutti i problemi che questo comporta. Partendo da questa realtà, i gruppo Reposi ha condotto uno studio in 80 reparti di medicina interna e geriatria di tutta Italia, raccogliendo informazioni relative a oltre 5.000 pazienti nell’arco di cinque anni. Grazie a queste è stato possibile elaborare alcune proposte metodologiche per il medico internista ospedaliero che deve affrontare la gestione di patologie complesse, talvolta croniche, di una popolazione sempre più anziana.
(Fonte: tratto dall'articolo)