Un nuovo farmaco intelligente amico del cuore, in grado non solo di imbrigliare i valori di colesterolo 'cattivo' anche nei pazienti difficili, ma persino di ridurre in modo significativo il rischio di infarto, ictus e rivascolarizzazione coronarica. I risultati del maxi-studio Fourier su evolocumab (Repatha*, Amgen) sono protagonisti della giornata di apertura dell'Acc 2017 Scientific Session a Washington. E sono salutati dai cardiologi come una possibile rivoluzione nel trattamento delle coronaropatie e nella gestione dei pazienti ad alto rischio, come spiega Nathan Wong della University of California Irvine. Al centro della ricerca un anticorpo monoclonale interamente umano, capostipite di una nuova classe di farmaci, in grado di 'ingannare' il meccanismo alterato alleato del colesterolo Ldl. Lo studio su 27.564 pazienti era focalizzato su eventi cardiovascolari maggiori 'hard' (infarto, ictus e morte cardiovascolare) e dimostra che l'aggiunta di evolocumab alla terapia con statine li riduce del 20%. Con un beneficio sostanziale già a 6 mesi di trattamento.
(Fonte: tratto dall'articolo)