Come è stato ricordato durante la Giornata mondiale dell'osteoporosi, la malattia diventerà la prima causa di invalidità tra gli ultracinquantenni se, uomini e donne non impareranno presto ad occuparsi della salute delle loro ossa. Maria Luisa Brandi presidente della Fondazione Firmo (Fondazione italiana ricerca sulle malattie dell'osso) sostiene che oggi dovremmo smettere di parlare di osteoporosi e cominciare a parlare di fragilità ossea, che introduce un concetto di rischio più ampio: una massa ossea bassa (l'osteoporosi), la genetica, l'età, l'uso concomitante di farmaci che depauperano l'osso (cortisonici, gli antiacidi). Anche la menopausa precoce rappresenta un fattore di rischio, come alcune malattie reumatologiche. Lo stile di vita aiuta a prevenire la malattia. Fondamentale è un attività fisica regolare mirata a rafforzare i muscoli e a migliorare l'equilibrio. Il sole è un grande amico delle ossa, fumo e alcol ne sono nemici. Gli strumenti per la prevenzione ci sono, come la carta del rischio FraHS (Fracture- Health Search) utilizzata dai medici di famiglia per raccogliere i dati dei pazienti per scoprire il rischio di frattura. Infine per garantirsi il fabbisogno giornaliero di calcio, nel menù settimanale dovrebbero esserci pesce azzurro, formaggi e legumi.
(Sintesi redatta da: D'Amuri Vincenzo)