A Sarzana (Sp) dal 4 al 6 settembre. Il tema principale è la responsabilità. Qual è quella degli adulti verso i più giovani?
La pausa estiva sta terminando, col mese di settembre si riallacciano i pensieri legati al lavoro, ai progetti per il futuro e, come ogni anno, si avvicina l’appuntamento col Festival della Mente. Giunto alla sua 14esima edizione, anche quest’anno il Festival si terrà a Sarzana (Sp) dal 4 al 6 settembre, proponendo, nell’arco dei tre giorni, un fitto programma di eventi. Il Festival della Mente è il primo festival europeo dedicato alla creatività e ai processi creativi, si svolge ogni anno il primo fine settimana di settembre e questa edizione vede la direzione scientifica di Gustavo Pietropolli Charmet. Per il 2015 il Festival della Mente ha scelto come tema principale quello della responsabilità, cercando di indagare quali siano le connessioni e i legami tra creatività e responsabilità: nella politica, nell’impresa, nella scuola, nelle istituzioni…«È meglio assumere un sottosegretario che una responsabilità» è con questa citazione dell’editore Leo Longanesi che esordisce la presentazione del programma.
Quali sono le strade da percorre per gestire le difficoltà di questo tempo? Come affrontare gli innumerevoli cambiamenti a cui siamo giunti impreparati? Su quali speranze ed energie possiamo fare affidamento?
Cercheranno di dare risposta 60 relatori italiani e internazionali che proporranno 38 incontri tra conferenze, letture, spettacoli, laboratori e momenti vari di approfondimento culturale.
Tra i tanti appuntamenti ce n’è uno che richiama in modo preciso alle responsabilità del mondo degli adulti verso quello dei più giovani. Domenica 6 settembre alle ore 11.30 si terrà Ragazzi “al limite” e mondo adulto: l’incontro, un incontro tenuto da Tito Baldini. Nella presentazione del seminario si legge che la mancanza del confronto generazionale e la perdita di autorità dei padri creano giovani che non riescono più a tollerare le frustrazioni con un conseguente indebolimento complessivo della civiltà.
Un appuntamento che insieme ad altri, ma forse più di altri, può favorire una riflessione sul ruolo degli over 50 nella società che cambia.
(Fonte: tratto dall'articolo)