A risvegliare le radici sopite di Teresa Battaglia, da anni ormai non più giovane, non è la pioggia ma un delitto: per il suo compleanno, in maggio, Giacomo Mainardi, il serial killer che lei ha fatto arrestare 27 anni prima, fugge dal carcere e uccide di nuovo, per la prima volta su commissione di un misterioso mandante. Un regalo disturbante per la commissaria, cui Mainardi, con il suo animo folle di artista, è legato da uno strano rapporto.
È l'ennesima tessera di un mosaico ancora misterioso, arrivata proprio quando Teresa è sull'orlo di abbandonare il lavoro che l'ha tenuta in vita: anche per una guerriera come lei, è impossibile vincere contro l'Alzheimer che le sta portando via la mente scintillante, la capacità istintiva di infilarsi nella testa dei criminali e fermarli. «Perduto è il campo, e sia», ma prima che la memoria se ne vada, Teresa sa di dover affrontare ancora una volta il mosaico del suo passato, quello che l'ha portata quasi a morire per mano di un marito violento, lasciandole ferite incurabili nel corpo e nello spirito.
Accanto a lei - e ugualmente prigionieri del passato - sono il questore Albert Lona, antico rivale, vittima di «un orgoglio malsano», sempre pronto a nutrirsi della sua forza, ma capace di gettarsi letteralmente tra le fiamme per salvarla. E il medico legale Antonio Parri, che non sa leggere solo «le labbra rigide dei morti» ma anche le verità non dette dei vivi e forse per questo talvolta scoppia «in un pianto da bambino» e combatte da sempre la dipendenza dall'alcool.
(Fonte: Tutto Libri n. 2240)