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Tuti Ilaria

Figlia della cenere

Longanesi, Milano (La Gaja scienza), 2021, pp.378

Figlia della cenere

A risvegliare le radici sopite di Teresa Battaglia, da anni ormai non più giovane, non è la pioggia ma un delitto: per il suo compleanno, in maggio, Giacomo Mainardi, il serial killer che lei ha fatto arrestare 27 anni prima, fugge dal carcere e uccide di nuovo, per la prima volta su commissione di un misterioso mandante. Un regalo disturbante per la commissaria, cui Mainardi, con il suo animo folle di artista, è legato da uno strano rapporto.

È l'ennesima tessera di un mosaico ancora misterioso, arrivata proprio quando Teresa è sull'orlo di abbandonare il lavoro che l'ha tenuta in vita: anche per una guerriera come lei, è impossibile vincere contro l'Alzheimer che le sta portando via la mente scintillante, la capacità istintiva di infilarsi nella testa dei criminali e fermarli. «Perduto è il campo, e sia», ma prima che la memoria se ne vada, Teresa sa di dover affrontare ancora una volta il mosaico del suo passato, quello che l'ha portata quasi a morire per mano di un marito violento, lasciandole ferite incurabili nel corpo e nello spirito.

Accanto a lei - e ugualmente prigionieri del passato - sono il questore Albert Lona, antico rivale, vittima di «un orgoglio malsano», sempre pronto a nutrirsi della sua forza, ma capace di gettarsi letteralmente tra le fiamme per salvarla. E il medico legale Antonio Parri, che non sa leggere solo «le labbra rigide dei morti» ma anche le verità non dette dei vivi e forse per questo talvolta scoppia «in un pianto da bambino» e combatte da sempre la dipendenza dall'alcool.

(Fonte: Tutto Libri n. 2240)

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Autore (Cognome Nome)Tuti Ilaria
Casa Editrice, cittàLonganesi, Milano
CollanaLa Gaja scienza
Anno Pubblicazione2021
Pagine378
LinguaItaliano
OriginaleNo
Data dell'articolo19000101
Numero
FonteTutto Libri n. 2240
Approfondimenti Online
Subtitolo in stampaLonganesi, Milano (La Gaja scienza), 2021, pp.378
Fonte da stampare(Fonte: Tutto Libri n. 2240)
Volume
Approfondimenti
Tuti Ilaria
Attori
Parole chiave: Lavoro nella terza età Malattia di Alzheimer