La battaglia per evitare la legalizzazione dell’aiuto al suicidio medicalmente assistito, e di fatto, dell’eutanasia, si sposta tra i banchi del Senato. Dopo il mancato accordo delle commissioni Giustizia e Affari sociali della Camera sulle 4 proposte di legge - con le quali si è tentato di dare una risposta legislativa all’ordinanza della Corte Costituzionale (la n.207 del 2018) entro il 24 settembre - è stato presentato un disegno di legge su iniziativa deI senatori di Forza Italia-Udc, Paola Binetti, Maurizio Gasparri e Gaetano Quagliariello hanno presentato al Senato un disegno di legge sulla modifica dell’articolo 580 del codice penale relativo al suicidio medicalmente assistito. 

La senatrice Binetti ha spiegato che, pur mantenendo la dimensione della sanzione prevista dalla legge, nella modifica si vogliono prevedere “fattori che attenuino l’intensità della pena a partire da quella che potrebbe essere la drammaticità degli stati emotivi”. 

Ha proseguito poi chiedendo la revisione della legge sul testamento biologico (la 219 del 2017 sul «consenso informato e sulle Dat-Dichiarazioni anticipate di trattamento, ndr) che, come ha evidenziato la Corte Costituzionale, contiene il germe dell’eutanasia. Ha concluso richiedendo un maggior impegno per dare sostanza alle cure palliative.